martedì 27 febbraio 2018

Spagna e Italia nell'Europa del Cinquecento, una nuova mostra agli Uffizi




È in programma fino al 27 maggio 2018 nell'Aula Magliabechiana degli Uffizi la mostra "Spagna e Italia in dialogo nell’Europa del Cinquecento": una rassegna per indagare e approfondire i contatti, i rapporti, i confronti tra i due paesi nel corso del XVI secolo. Nell’Aula Magliabechiana, il nuovo spazio del museo fiorentino per le mostre inaugurato lo scorso anno, arrivano opere di artisti come Alonso Berruguete (Paredes de Nava, 1488 – Toledo, 1561), uno dei primi artisti spagnoli a sviluppare un linguaggio rinascimentale, o come Romolo Cincinnato (Firenze, 1502 - Madrid, 1593) e Pompeo Leoni (1533 circa - Madrid, 1608), artisti italiani a loro volta chiamati a lavorare in Spagna, e ancora Francisco Pacheco, Patricio e Eugenio Cajés, Vicente Carducho, tutti protagonisti del Cinquecento spagnolo. In mostra anche opere del grande El Greco (Domínikos Theotokópoulos, Iraklion, 1541 - Toledo, 1614), e delle cosiddette Aguilas del Renacimiento español ovvero, oltre a Berruguete, Pedro Machuca, Bartolomé Ordoñez e Diego de Siloe: sono i quattro artisti fondamentali del Rinascimento spagnolo, sorto anche grazie alla loro permanenza in Italia. Un’esposizione importante, curata da Marzia Faietti, Corinna T. Gallori e Tommaso Mozzati, per indagare un rapporto vivace e fecondo.

In mostra si ammirano soprattutto disegni, molti dei quali fanno parte del fondo degli Uffizi, ma anche dipinti, opere di oreficeria e arti applicate, nonché sculture, a comporre un percorso formato da otto sezioni: nell’introduzione si approfondisce il contesto artistico della Spagna di fine Quattrocento e inizio Cinquecento, quindi la prima sezione espone una serie di opere di artisti spagnoli formatisi in Italia al principio del XVI secolo, come Berruguete, Ordoñez e Gaspar Becerra. A loro, e in particolare a un confronto tra la loro rappresentazione del nudo e lo stesso tema nell’arte italiana, è dedicata anche la seconda sala. Nella terza sezione si approfondisce l’influenza della pittura toscana e romana sull’arte spagnola degli anni Quaranta e Cinquanta (esposti anche disegni di Sebastiano del Piombo e Giorgio Vasari), mentre la quarta indaga lo spostamento degli artisti (un esempio particolarmente significativo è quello di El Greco). La quinta e la sesta sezione portano invece il pubblico a conoscere la grande impresa del monastero di San Lorenzo all’Escorial e l’uso delle arti grafiche da parte del re Filippo II di Spagna per promuovere l’importante cantiere. La settima sezione illustra l’arte spagnola dell’ultimo trentennio del Cinquecento e la conclusione è invece affidata all’arte e all’eredità dei fratelli Carducho e Cajés.



“Attorno al sedicesimo secolo”, spiega Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi “le tendenze politiche e intellettuali dei regni spagnoli e dei territori italiani andarono avvicinandosi, con la conseguenza di continue e inattese sovrapposizioni, dal pontificato di papa Alessandro VI Borgia alla conquista dei domini napoletani, dall’annessione del ducato di Milano all’affermazione stabile dell’influenza spagnola sulla penisola italiana”: questa situazione portò dunque a scambi culturali di notevole importanza.

“Ogni artista e le sue opere sono infatti sempre il frutto di un’ininterrotta circolazione di idee e di forme”, afferma la curatrice Marzia Faietti, direttrice del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi, “e quindi scrivere sul disegno in Spagna, come su quello praticato in Italia o ovunque, significa ampliare costantemente gli orizzonti di ricerca giungendo a sfiorare il punto di rottura della nozione di scuola senza tuttavia rinunciare al recupero filologico del tessuto artistico di un luogo e all’analisi della trasmissione del sapere nelle diverse botteghe”.

La mostra è aperta negli orari d’apertura delle Gallerie degli Uffizi: dal martedì alla domenica dalle 8:15 alle 18:50 (la biglietteria chiude 45 minuti prima). Lunedì giorno di chiusura. Biglietti: fino al 28 febbraio intero 8 euro, ridotto 4 euro. Dal 1° marzo al 27 maggio intero 20 euro, ridotto 10 euro. Il ridotto è riservato ai cittadini UE tra i 18 e i 25 anni. Ingresso gratuito per under 18 di qualsiasi nazionalità, diversamente abili e accompagnatore, giornalisti, docenti e studenti di Architettura, Conservazione dei Beni Culturali, Scienze della formazione, Diploma di Laurea di lettere e filosofia con indirizzi di laurea archeologico o storico-artistico, Diploma di Laurea o corsi corrispondenti negli Stati membri dell’Unione Europea, insegnanti italiani con contratto a tempo determinato e indeterminato in servizio presso una scuola pubblica o paritaria del Paese. Catalogo edito da Giunti.

Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 21 febbraio 2018

Dal 21 al 23 Febbraio a Firenze il XXVIII Congresso di Merceologia



Ambiente, Innovazione e Sostenibilità sono alla base e il fulcro di una transizione sempre più evidente che delinea il passaggio da un’economia basata su un modello lineare ad una nuova economia basata su un modello circolare, di creazione di valore che prevede sistemi, infrastrutture, modelli economici e tecnologie orientarsi verso lo sviluppo di organizzazioni sicure, etiche e sostenibili.
Il XXVIII Congresso di Merceologia, che si terrà a Firenze dal 21 al 23 Febbraio 2018, vuole essere un’occasione di confronto, studio e condivisione di percorsi di sviluppo su tematiche quali ambiente, sostenibilità, sicurezza, innovazione e qualità che stanno sempre più influenzando il sistema produttivo.
Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 19 febbraio 2018

L’attore Ha Jung-woo ospite speciale del 16/mo Florence Korea Film Fest




Il festival dedicato al meglio della cinematografia sud coreana si terrà dal 22 al 30 marzo al cinema La Compagnia di Firenze (via C. Cavour, 50/R)


In programma oltre 40 titoli tra corti e lungometraggi, la maggior parte in anteprima italiana ed europea


Stella del cinema coreano della sua generazione, ha messo in mostra la sua versatilità in vari generi cinematografici, interpretando oltre 40 pellicole: sarà Ha Jung-wool’ospite speciale della 16/ma edizione del Florence Korea Film Fest, il festival dedicato al meglio della cinematografia sud coreana contemporanea che si terrà dal 22 al 30 marzo al cinema La Compagnia di Firenze (via C. Cavour, 50/R). L’artista, insieme al produttore Won Dong-Yeon e al regista Kim Yong-hwa presenterà in prima europea sabato 24 marzo, l’ultima pellicola di cui è protagonista, il fantasy “Along with the Gods: The Two Worlds”la storia di un vigile del fuoco che perde prematuramente la vita mentre sta salvando una bambina; ad attenderlo, alle soglie della sua nuova dimensione tre guardiani che lo traghetteranno all’interno di un viaggio lungo 49 giorni, di cui solo alla fine conoscerà il suo destino nell’aldilà. Ha Jung-woo sarà inoltre omaggiato di una retrospettiva di 7 titoli dedicata al suo percorso artistico, dal sentimentale “Time” del regista Kim Ki-duk (2006), passando per il thriller basato sulla storia vera di un serial killer in “The Chaser” di Na Hong-jin (2008), fino al più recente “The Handmaiden” (2016) del regista Park Chan-wook, pellicola thriller-erotica ambientata nella Corea del Sud degli anni ’30.

Il 16/mo Florence Korea Film Fest presenterà quest’anno oltre 40 titoli tra corti e lungometraggi, la maggior parte in prima e 4 sezioni tematicheOrizzonti Coreani, dedicata ai grandi nomi del cinema del paese, con titoli campioni d’incassi in patria e premiati nei festival di tutto il mondo; Independent Korea, sezione che ospita lavori di giovani e talentuosi registi esterni alla grande distribuzione, con tre film che indagano la figura femminile e il tema della solitudine; la Notte Horror, consueto appuntamento per gli amanti del genere; Corto, Corti, spazio dedicato ai cortometraggi.

Tra le novità il focus K-South North, 6 pellicole che, attraverso diversi generi esplorano il difficile rapporto tra Corea del Sud e Corea del Nord, con opere che spaziano dal documentario al dramma sportivo fino alla commedia: dalla docu-fiction “Ryeohaeng”, firmata dal regista Im Heung Soon che, tramite le interviste fatte a dieci donne si interroga sulla condizione femminile e racconta le storie di alcune rifugiate nella società Sud Coreana dopo essere fuggite dalla Corea del Nord, fino all’action-comedy campione di incassi al botteghinoConfidential Assignment” di Kim Sung-hoon, premiato come Miglior Regista ai Brilliant Korean Film Star Award.

Da segnalare anche la prima europea di “The Fortress”, la pellicola storicaambientata nel 1636 durante la Seconda invasione Manciù della Corea che aprirà la kermesse alla presenza del regista Hwang Dong-hyuk; candidato a rappresentare la Corea del Sud nella selezione delle nomination per l'Oscar al Miglior film in lingua straniera è poi il drammatico tratto da una storia vera “A Taxi Driver” del regista Jang Hun sull’amicizia tra un tassista coreano e un reporter tedesco coinvolti nelle rivolte studentesche di Gwangju nella primavera del 1980. Per l’importanza dei temi trattati, il film ha ricevuto il plauso del Presidente della Corea del Sud Moon Jae-in; e ancora l’action movie The Villainess”, presentato al festival di Cannes nella sezione Midnight Screenings con al centro una forte protagonista femminile, e il mistery-drama che ha aperto lo scorso anno la 22° edizione del Busan International Film Festival “Glass Garden” su una ricercatrice che studia la fotosintesi umana, saranno introdotti al pubblico rispettivamente dai registi Jung Byung-gil e Shin Su-won. Chiusura con il film ha partecipato lo scorso anno all’apertura della 21a edizione del Bucheon International Fantastic Film Festival, la prima europea di “Room No.7”, commedia nera che gioca con esilaranti gag unite abilmente alla suspance di un thriller confezionata del regista Lee Yong-seung, che sarà presente in sala.

La manifestazione, ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association, inaugura la settima edizione della Primavera Orientale, iniziativa che celebra il cinema d’Oriente organizzata da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana.
BIOGRAFIA HA JUNG-WOO
Ha Jung-woo, classe 1978, all’anagrafe Kim Seong-hun è figlio d’arte. Anche suo padre Kim Yong-geon è un attore molto conosciuto. Inizia a calcare il palcoscenico mentre frequenta l’università, periodo in cui comincia a dedicarsi anche alla pittura, prima di affrontare il servizio militare nel 1998. Debutta al cinema nel 2003 nel film “Madeleine”per prendere successivamente parte a diversi film in ruoli secondari fino al 2005 in cui è protagonista di “The Unforgiven” di Yoon Jong-bin a cui seguono “Time”(2006)e “Breath” (2007) entrambi diretti da Kim Ki-duk e il film indipendente “Never Forever” al fianco di Vera Farmiga. Nel 2008 ha un ruolo di primo piano nel thriller “The Chaser” di Na Hong-jin che lo pone all’attenzione di un pubblico sempre più vasto anche al di fuori dei confini nazionali. Nello stesso anno esce anche “My Dear Enemy” dramma romantico con Jeon Do-yeon. Il 2009 lo vede protagonista di “Take Off” di Kim Yong-Hwa che diviene il film più visto dell’anno in Corea del Sud. Na Hong-Jin lo dirige nuovamente nel thriller “The Yellow Sea” che gli fa ottenere diversi riconoscimenti come miglior attore. “Nameless Gangster: Rules of The Time” (2012) segna la sua seconda collaborazione con il regista Yoon Jong-bin e la prima apparizione al fianco del celebre attore Choi Min-sik. L’anno successivo interpreta il ruolo di una spia nordcoreana in “The Berlin File” di Ryoo Seung-wan che gli vale il premio come miglior attore ai 49esimi BaekSang Arts Awards, e sempre il 2013 lo vede passare per la prima volta dietro la macchina da presa a dirigere la commedia “Fasten Your Seatbelt”. Ripeterà l’esperienza scrivendo, dirigendo e interpretando “Chronicle of a Blood Merchant”. Nel frattempo prende parte a due film corali di grande successo come “Kundo : Age of the Rampant” (2014) e “Assassination” (2015). Il 2016 è l’anno di due importanti collaborazioni, quella con Kim Seung-hoon per “Tunnel” e con Park Chan-wook per “The Handmaiden” presentato in concorso al Festival di Cannes. “Along With the Gods: The Two Worlds” di Kim Yong-hwa  e “1987: When The Day Comes” di Jang Joon-hwan  sono le due pellicole a cui ha preso parte nel 2017 mentre per il 2018 è prevista l’uscita di “PMC” diretto da Kim Byung-woo.




Informazioni
Florence Korea Film Fest; Via San Domenico, 101 – Firenze 50133;  Organizzazione: +39 055 50 48 516, Taegukgi - Toscana Korea Association ;  E-mail: info@koreafilmfest.com ; Website: www.koreafilmfest.com ; Cinema La Compagnia: 055 268451

Fabrizio Del 




venerdì 16 febbraio 2018

Dal 16 al 18 febbraio una nuova edizione di TourismA

Firenze ospita una nuova edizione del Salone dell'Archeologia e del Turismo Culturale organizzato da Archeologia Viva, pubblicazione di settore edita da Giunti Editore.


 Comunicazione di grandi scoperte archeologiche e promozione del patrimonio e del turismo culturale, questo l'obiettivo dell'evento magistralmente realizzato da Piero Pruneti.


Cosa è il turismo culturale? Per l’Italia un forziere pieno di tesori, visto che il comparto rappresenta il 56% dei pernottamenti e il 67% della spesa del turismo straniero leisure su dati Banca d’Italia, 2016. 
Un turista culturale spende tra i 30€ e i 40€ in più al giorno rispetto a un vacanziere del mare, aspetto fondamentale per il Bel Paese, ma ancora poco conosciuto se non per le masse visibili nei centri urbani. 
Sarebbe cresciuto rapidamente un tipo di turismo che CISET ha definito “turismo del paesaggio culturale”, di cui poco si sapeva in Italia fino a qualche anno fa e che ha caratteristiche molto diverse dal classico sightseeing nelle città d’arte. Si svolge in aree non urbane, con soggiorni lunghi e si basa su una filosofia che include paesaggi, produzioni tipiche, artigianato, ecc. oltre a monumenti e musei. 
Un segmento che rappresenta ora il 7% dei soggiorni e l’8% della spesa turistica e da anni in tanti stanno tentando di “catturarlo” senza successo.

I numeri dell'evento. Oltre 10mila presenze nella passata edizione. Circa cento espositori internazionali da Egitto, Marocco, Turchia, Cipro, Malta, Croazia, Ungheria, Israele che proporranno itinerari per un pubblico interessato a “vivere il passato in funzione del presente”. Duecentocinquanta saranno invece i relatori nei trenta convegni dove si affrontano i temi più attuali legati alla “lettura dell’umanità” dalle origini della specie fino alle vicende del XX secolo. 


Appuntamento dal 16 al 18 febbraio con una inaugurazione ufficiale in Palazzo Vecchio la sera del 15 febbraio con la conferenza “Nascere e sopravvivere nel Medioevo, soprattutto a Firenze” della storica Chiara Frugoni, e una performance dell’attore Andrea Macaluso sul Decameron di Giovanni Boccaccio. Il Programma completo è consultabile online.

Tra i temi caldi della quarta edizione il rapporto fra arte e potere e l’attività delle missioni archeologiche italiane all'estero con focus particolari su Armenia, Pakistan, Arabia Saudita, Eritrea e Tunisia. Ed ancora il futuro dei paesaggi, in particolare toscani, fra nuove urbanizzazioni e pressione turistica.
Non manca il mondo degli Etruschi fra Tirreno e Adriatico. Interessante il focus sui Longobardi in Italia, distruttori o costruttori di civiltà? Con il punto sulle origini del popolamento della Penisola tra ricerche nelle caverne e gli scavi dell’Università di Firenze introdotti dal Magnifico Rettore, Luigi Dei. 
In programma anche approfondimenti sui santuari nuragici della Sardegna; la vera storia del cavallo di Troia che non sarebbe stato un cavallo; i monumenti della Calabria profonda; gli itinerari giudaici in Sicilia; il mondo delle palafitte; Winckelmann 300 anni dalla nascita; Traiano 1900 anni dalla morte; l’archeologia extraterrestre o come le chiamava Margherita Hack, le “grandi bufale”; un seminario per l’uso mirato dei social; il 1° Workshop del turismo culturale in Italia rivolto agli operatori del settore.


 Tra gli ospiti Alberto Angela, padrino della manifestazione, di Arte, propaganda e fruizione museale parlerà il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, mentre la Cultura e la controcultura delle arti visive saranno al centro dell'intervento del critico d'arte Philppe Daverio, direttore della rivista Art e Dossier, presenti anche il soprintendente di Firenze Andrea Pessina, il presidente del FAI Andrea Carandini, il presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza e il Presidente del Consiglio superiore dei Beni Culturali Giuliano Volpe, il soprintendente di Pompei Massimo Osanna, il Premio “Balzan” Mario Torelli e lo storico dell’arte Vittorio Sgarbi che parlerà di bellezza contro la mafia. Il noto archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi quest'anno sarà alle prese con il quesito: ricostruire o no i monumenti crollati nell'antichità?


 Una tavola rotonda approfondirà il tema delle grandi migrazioni di ieri e di oggi, promossa dall’Associazione Italia Langobardorum, con il filosofo Massimo Cacciari, il direttore di Limes Lucio Caracciolo, il già direttore de L’Espresso Tommaso Cerno, il sindaco di Cividale del Friuli Stefano Balloch e il direttore di Archeologia Viva Piero Pruneti. 


Per scuole e famiglie ben sette i laboratori didattici per scoprire i segreti dell’antica oreficeria tirrenica, sperimentare la scheggiatura della pietra, l’accensione del fuoco, la scrittura geroglifica e quella cuneiforme, come si scava una sepoltura etrusca, come si realizza un mosaico. E poi un allestimento sul mondo delle palafitte, la copia di un tomba villanoviana in scala 1:1, le varie fasi di Firenze medievale nelle spettacolari ricostruzioni ad acquerello di Massimo Tosi.

Nicoletta Curradi 
Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 15 febbraio 2018

Chianti classico collection 2018 alla Leopolda


Lunedì 12 e martedì 13 febbraio nella Stazione Leopolda di Firenze si è tenuta la Chianti Classico Collection 2018, la manifestazione annuale organizzata dal Consorzio Vino Chianti Classico e riservata agli operatori e alla stampa.
Negli stand allestiti dagli oltre 180 produttori presenti,è stato  possibile degustare in anteprima le ultime annate del Chianti Classico nelle sue tipologie Annata, Riserva e Gran Selezione, con servizio sommelier.
Si è svolta anche una tavola rotonda utile a discutere i problemi del mondo vitivinivolo ed è stato presentato in assaggio anche l’Olio DOP Chianti Classico raccolto 2017.


Il Chianti è sicuramente uno dei vini rossi italiani più conosciuti nel mondo: patrimonio e orgoglio della Toscana da secoli; la sua produzione si divide fra “Chianti DOCG” e “Chianti Classico DOCG”.
E che differenza c’è fra vino Chianti e vino Chianti Classico? Chianti e Chianti Classico sono quindi due denominazioni distinte, con disciplinari di produzione differenti, diverse aree di produzione, propri Consorzi di Tutela. L’appellativo “Classico” non è un semplice aggettivo: c’è infatti una bella differenza tra dire vino Chianti e vino Chianti Classico. Molti lo ignorano, tanti non attribuiscono il reale peso alla corretta nomenclatura, ma Classico  significa “il primo”, “l’originale”. Il vino Chianti viene prodotto utilizzando uve Sangiovese per almeno il 75%del totale; il vino Chianti Classico è invece prodotto (le operazioni di vinificazione, conservazione e imbottigliamento) all’interno della zona di origine denominata, appunto, “Chianti” e la vinificazione avviene con uve Sangiovese per almeno l’80%. Ogni bottiglia deve riportare l’indicazione “Chianti Classico” e la specifica “Denominazione di Origine Controllata e Garantita”, che sarà presente anche nella fascetta sulla capsula.
Il marchio che da sempre distingue le bottiglie di Chianti Classico è il Gallo Nero, storico simbolo dell’antica Lega Militare del Chianti, riprodotto fra l’altro dal pittore Giorgio Vasari sul soffitto del Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio.
La storia di questo simbolo comprende anche una singolare leggenda ambientata nel periodo medievale.
La leggenda narra che, quando le Repubbliche di Firenze e Siena si combattevano aspramente per prevalere l’una sull’altra, il territorio del Chianti, proprio perché intermedio alle due città, fosse oggetto di dispute pressoché continue. Per porre fine alle contese e stabilire un confine definitivo, venne adottato un bizzarro sistema. Si convenne di far partire dai rispettivi capoluoghi due cavalieri e di fissare il confine nel loro punto d’incontro. La partenza doveva avvenire all’alba e il segnale d’avvio sarebbe stato il canto di un gallo. Decisione, quest’ultima, in linea con i costumi del tempo. Nei preparativi dell’evento doveva pertanto essere decisiva la scelta del gallo, più che quella del destriero e del cavaliere. I senesi ne scelsero uno bianco, mentre i fiorentini optarono per uno nero, che tennero chiuso in una piccola e buia gabbia pressoché digiuno per così tanti giorni da indurlo in un forte stato di esasperazione.
Il giorno fatidico della partenza, non appena fu tolto dalla gabbia, il gallo nero cominciò a cantare fortemente anche se l’alba era ancora lontana. Il suo canto consentì quindi al cavaliere di Firenze di partire con un grande vantaggio su quello senese, che dovette attendere le prime luci del giorno, quando il suo gallo, cantando regolarmente, gli permise di partire. Ma dato il notevole ritardo che aveva accumulato nei confronti dell’antagonista, il cavaliere senese percorse solo dodici chilometri in solitudine, poiché a Fonterutoli incontrò l’altro cavaliere.
Fu così che quasi tutto il Chianti passò sotto il controllo della Repubblica Fiorentina, molto tempo prima della caduta di Siena stessa.
Il colore del vino Chianti DOCG è un bel rubino vivace che, con l’invecchiamento, tende a presentare riflessi granato. L’odore richiama sentori floreali ed in particolar modo di viola e mammola, e con il procedere della maturazione tende a diventare sempre più spiccatamente fine. Il sapore è armonico, asciutto e leggermente tannico; man mano passa il tempo, il gusto tende a diventare via via sempre più vellutato ed equilibrato. Ad eccezione delle riserve, è un vino da apprezzare nei primi anni successivi alla vendemmia. La gradazione alcolica deve essere di minimo 10,50%
Nel vino Chianti Classico DOCG il colore è un rubino intenso, con profumi floreali e di frutti rossi. Il sapore è asciutto, pieno e intensamente e tannico; con il procedere della maturazione, questo si affina sempre più diventando vellutato e morbido al palato. La gradazione alcolica minima per il vino Chianti Classico è di 12° per quello giovane, mentre il “Riserva” deve avere un contenuto volumico in alcol almeno di 12,5°. Il Chianti Classico d’Annata è un vino da apprezzare giovane, ma la Riserva e la Gran Selezione si prestano ad un lungo invecchiamento.
Per i vini più maturi è sempre consigliato stappare la bottiglia almeno un paio d’ore prima di servirlo, in modo tale da poter permettere al vino di ossigenarsi e di sprigionare i caratteristici aromi; se necessario, può essere consigliato anche l’utilizzo di un decanter.
Fabrizio Del Bimbo

     

mercoledì 14 febbraio 2018

Al Match Ball al via il 17 febbraio il torneo Open


Nell’accogliente club house del Match Ball Firenze è stata presentata il 14 febbraio la prima edizione del torneo Open toscano che prevede un montepremi di 26.000 euro e assegna le wild card per le prequalifiche agli Internazionali BNL d’Italia. Nell’occasione saranno anche assegnati i titoli regionali per le categorie libero e terza maschile e femminile. Sia il club organizzatore che il Comitato Regionale Tennis hanno scelto di continuare la tradizione che vuole l’assegnazione del titolo toscano per il 40esimo anno.
 

 


Alla presenza del Sindaco del Comune di Bagno a Ripoli Francesco Casini, dell’Assessore allo Sport Enrico Minelli, del Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, del Consigliere Fit Guido Turi e del Presidente della Federtennis Toscana Luigi Brunetti, il padrone di casa Roberto Casamonti ha dato il via alla conferenza con un’anteprima che ha sorpreso la folta presenza dei media. “E’ l’ultima volta che presenzio la conferenza stampa. Dal prossimo anno sarò un semplice uditore perché il nuovo presidente del Match Ball Firenze sarà mio figlio Leonardo. In ogni caso sono contento di chiudere la carriera presidenziale davanti a questo pubblico composto da giornalisti, istituzioni e dirigenti di tennis. Sono contento anche di aver dato vita al primo open toscano che porterà in città le migliori espressioni del tennis nazionale”.
Per il Sindaco Francesco Casini la manifestazione del Match Ball è “l’evento tennistico più importante della regione e giustamente sarà ospitato dal centro sportivo più bello della Toscana”
Per Eugenio Giani il Match Ball “rappresenta una vera certezza nel tennis regionale. In questo club sono stati raggiunti obiettivi di vertice ed è tutto merito della famiglia Casamonti che a questo sport ha dato tanto”.
Guido Turi, molto commosso per l’arrivederci dell’amico Roberto si è detto contento per il fatto che la Federazione Nazionale “ha aperto alla partecipazione di tennisti e tenniste di fuori regione. Questo per dare la possibilità a tutti, attraverso prove simili a questa, di arrivare a calcare i campi del Foro Italico. Naturalmente un plauso va agli organizzatori di queste prove e, nel caso, il Match Ball ha sempre rappresentato una garanzia”.
A chiudere il Presidente CRT Luigi Brunetti ha detto che “è stato fatto un cambiamento importante che aiuterà la crescita del torneo come quantità e soprattutto come qualità. Naturalmente ringrazio il Match Ball per avere prontamente recepito e fatto fronte alla situazione che si è presentata con tante difficoltà”.
E’ toccato, quindi, al futuro numero uno del club Leonardo Casamonti prendere il microfono e ringraziare per quanto è stato finora fatto. “Per il futuro faremo del nostro meglio. In effetti, il cambiamento è importante ma siamo pronti ad accettare la sfida”.
Quindi il neo direttore del circolo, maestro Fabio Bianchini, da poco subentrato ad Antonia Pastore, ha indicato le novità della nuova manifestazione garantendo tutto l’impegno necessario per indirizzare sulla giusta via l’Open. 
 Le gare in programma al Match Ball Firenze Country Club sono il singolare maschile e femminile di 1^, 2^ e 3^ categoria e il doppio maschile e femminile. Queste gare si disputeranno nei quattro campi coperti in terra rossa messi a disposizione dal club organizzatore. E’ programmata inoltre la gara di doppio misto che si disputerà sul campo coperto con superficie in sintetico. 
L’organizzazione del torneo, che si svolge con il patrocinio del Comune di Bagno a Ripoli, vede coinvolti la Federazione Italiana Tennis, il Comitato Regionale Toscano, il consiglio direttivo, Roberto e Leonardo Casamonti, Guido Turi, e la direzione del Circolo, Antonia Pastore. Il Torneo sarà diretto dal team degli ufficiali di gara: Filippo Zoppi, titolare, Renzo Roselli, Paolo Lapini e Niccolò Stinghi.
Il torneo sarà seguito dall’ufficio stampa del Comitato Regionale Toscano e nella fase finale dalla televisione Supertennis.
Diversi i partner che hanno legato il loro nome alla manifestazione : Centro Arredotessile, Tornabuoni Arte, Best and Fast Change, Quid Informatica, Wansport, Dunlop, Pegaso System Led Tecnology, Podhio e Tempur.
Le iscrizioni, che si possono fare on line su www.federtennis.it/toscana si chiuderanno il 15 febbraio alle ore 12.00 per i giocatori di 3^ categoria e il secondo giorno antecedente l’inizio del tabellone per le altre categorie e per i doppi.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.matchballfirenze.it e www.federtennis.it/toscana.
   
Nicoletta Curradi
                                                           


domenica 11 febbraio 2018

Il Consorzio Vino Chianti presenta le sue eccellenze a Chianti Lovers 2018



Oltre 100 aziende e 500 tipologie di vino pronte per essere degustate dagli oltre 2 mila visitatori attesi per “Chianti Lovers” la nuova edizione dell’Anteprima promossa dal Consorzio Vino Chianti, per il quarto anno consecutivo aperta al pubblico, che quest’anno ha visto l’esordio della partecipazione del Consorzio di Tutela del Morellino di Scansano.
Domenica 11 febbraio, dalle 16 alle 21 (dalle 9.30 alle 16 l’apertura è riservata ai soli operatori del settore accreditati) porte aperte al padiglione Cavaniglia della Fortezza da Basso di Firenze. In ‘vetrina’ l’Annata 2017 e la Riserva 2015 che caratterizzeranno questa settima edizione per la seconda volta organizzata nel polo fieristico fiorentino che ospiterà le aziende del Consorzio, dei Consorzi di sotto zona, Rufina, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colli Aretini, Montalbano, Colline Pisane, Montespertoli.
La novità di quest’anno l’eccezionale presenza del Consorzio di Tutela del Morellino di Scansano che ha deciso di organizzare la sua anteprima assieme al Consorzio del Chianti e che sarà presente con venti aziende che faranno degustare la loro Annata 2017 e la Riserva 2015
L’Anteprima del Chianti sarà anche l’occasione per fare il bilancio del 2017 caratterizzato da un’annata colpita dalla siccità, dalle gelate e dal problema ungulati e che ha visto diminuire la quantità fino al 40% rispetto alla media. Un danno che per fortuna non ha inciso sulla qualità del prodotto che, assicura il Consorzio, sarà eccellente.
“Mai come quest’anno arriviamo a questo appuntamento con grandi aspettative – spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – per la prima volta il Consorzio del Chianti non sarà solo e il Morellino è stato infatti il primo ad accogliere la nostra proposta di immaginare un futuro di collaborazione fra Consorzi quando si arriva al momento delle Anteprime. Una collaborazione che riteniamo non più prorogabile se vogliamo continuare a essere competitivi a livello internazionale confrontandoci con un mercato sempre più difficile. Siamo felici di tornare alla Fortezza Da Basso dopo il successo dello scorso anno. E’ l’appuntamento più atteso dal grande pubblico amante del vino e stiamo lavorando per mantenere alte le aspettative.”
“Quest’anno celebriamo i primi 40 anni della denominazione – aggiunge Rossano Teglielli, Presidente del Consorzio di Tutela del Morellino di Scansano – e siamo lieti di poter festeggiare questo traguardo con la nostra partecipazione all’Anteprima: una collaborazione che permetterà ai visitatori di avere una panoramica sempre più ampia dei vini del territorio conoscendo più da vicino il Morellino di Scansano, espressione del Sangiovese in Maremma”.

Fabrizio Del Bimbo 

sabato 10 febbraio 2018

La Nuova Bottega Orafa Penko apre i battenti in via delle Oche


Il 10 febbraio l’inaugurazione della seconda sede del negozio in via delle Oche
che ospita anche uno spazio dedicato ai percorsi di bottega-scuola




Una nuova bottega-gioiello per ospitare le creazioni uniche firmate Penko e dare continuità alla formazione nell’ambito dell’eccellenza artigianale. È stata inaugurata stamani la nuova Bottega Orafa Penko, sintesi del legame possibile tra la Firenze “degli artigiani” e il commercio del futuro, dove “ieri” e “domani” convivono in armonia. Ospitato all’interno dell’antica Torre medioevale dei Visdomini, in via delle Oche 20r, lo spazio enfatizza i caratteri storici del locale grazie a un accurato recupero architettonico, sul quale si innestano gli aspetti tecnici più moderni.
Uno spazio dedicato alla creatività e al saper fare artigiano, qualità alla base delle creazioni Penko, rese ancora più preziose dai richiami alla pittura e all’architettura fiorentine. E dalla passione per il proprio lavoro. Una passione che Paolo Penkocondivide con la moglie Beatrice, esperta in gemmologia e con i figli:Alessandro che si occupa del progetto di internazionalizzazione del marchio e della continuità della sede storica di via Zannetti e Riccardo che sviluppa nuove linee di gioielli sulla scia della tradizione di famiglia.
Nella nuova bottega in via delle Oche è presente anche uno spazio tutto dedicato agli artigiani del futuro: ecco infatti quattro banchi da lavoro attrezzati per accogliere stage, tirocini e percorsi di alternanza scuola-lavoro o bottega-scuola.
L’inaugurazione si è tenuta oggi,anticipata dall’evento stampa e dal taglio del nastro alla presenza diDario Nardella sindaco di Firenze, della vicesindaca Cristina Giachi, degli assessori Cecilia Del Re eGiovanni Bettarini, del presidente del Consiglio Regionale della ToscanaEugenio Giani, di Alessandro Vittorio Sorani presidente di Confartigianato Imprese Firenze, diJacopo Ferretti segretario generale di Confartigianato Imprese Firenze e di tantissimi rappresentanti del mondo dell’artigianato, dell’arte, della cultura e della solidarietà.

Fabrizio Del Bimbo 
Nicoletta Curradi 

giovedì 8 febbraio 2018

Van Dyck e i suoi amici. Fiamminghi a Genova 1600 - 1640 a Palazzo della Meridiana





Il Palazzo della Meridiana di Genova ospita  la mostra "Van Dyck e i suoi amici - Fiamminghi a Genova 1600-1640", curata da Anna Orlando. La mostra rimarrà aperta  dal 9 febbraio al 10 giugno ed è organizzata  dall’Associazione Amici di Palazzo della Meridiana.
Cinquanta opere in tutto, selezionate da musei e collezioni private, con otto dipinti di Van Dyck a fare da fil rouge dell'esposizione: un percorso atrraverso quattro sale alla scoperta della pittura  di Anton Van Dyck, così come quella di altre presenze fiamminghe nella città della Lanterna nello stesso periodo: Guilliam van Deynen,  Cornelis de Wael, dJan Wildens, Jan Roos. E' il periodo in cui le botteghe genovesi e quelle fiamminghe si intrecciano in parentele, collaborazioni e stretti rapporti tra maestri e allievi.
"L'arrivo di Van Dyck a Genova è come una folgorazione, per le famiglie e per i pittori locali - ha affetmato la curatrice Anna Orlando, grande esperta a livello internazionale di pittura genovese dal Cinquecento al Settecento - egli porta un'arte nuova e una formula nuova per la pittura. Ciò che ne deriva è un nuovo linguaggio pittorico definito fiammingo-genovese". 
Anna Orlando ha sottolineato il grande talento di Van Dyck, che «ha mostrato la capacità di mescolare, con poche pennellate naturalezza e verismo con eleganza e un pathos molto intenso a seconda dei soggetti che affronta".
Precise le scelte delle otto opere di Van Dyck in mostra: «la curatrice ha voluto selezionare otto capolavori del pittore fiammingo, scegliendo tra i ritratti, le opere a soggetto mitologico e i soggetti sacri.


In mostra anche alcuni dipinti inediti, di Van Dyck e di altri pittori fiamminghi. Molte opere non sono mai state pubblicate, alcune mai state esposte al pubblico. Il bacino del collezionismo privato genovese e non solo è di grande interesse negli anni e' stato possibile approfondire degli studi e approfittare di alcuni prestiti, per consentire al  pubblico di vedere opere altrimenti sconosciute.
Sono esposte anche opere di altri pittori locali particolarmente attenti a studiare e cogliere i suggerimenti e le suggestioni derivate dall’opera dei fiamminghi: Giovanni Battista Paggi in un’opera di collaborazione con il suo allievo Sinibaldo Scorza e Bernardo Strozzi con una straordinaria natura morta, oltre a Domenico Piola, in un’opera in cui dipinge la figura dentro una cornice floreale eseguita dal cognato Stefano Camogli.
Così si è espresso Davide Viziano, presidente dell'associazione organizzatrice della mostra: "Questa è la terza mostra che dedichiamo al Seicento genovese. È una mostra che vuole riportare la storia di Genova ai tempi in cui il capoluogo ligure era capitale della finanza, dell'arte e dell'Europa".




Orari: martedi-venerdì. 12-19. sabato, domenica e festivi 11-19
Biglietto: € 7.00  intero. € 5.00 ridotto
Sono previste anche attività didattiche e laboratori per bambini
Info: www.palazzodellameridiana.it

Fabrizio Del Bimbo

Il 90/o compleanno di Fino Fini

Compirà 90 anni domani, venerdì 9 febbraio, il Dottor Fino Fini, medico della Nazionale Italiana di Calcio dal 1962 al 1982 e Direttore per trent’anni del Centro Tecnico Federale di Coverciano, dal 1967 al 1996.
Fino Fini non è solo la memoria storica del calcio italiano, ma anche una vera icona di questo sport nel nostro Paese.
Come medico della Nazionale ha partecipato a sei spedizioni mondiali, da Cile ’62 a Spagna ’82: è stato nello staff azzurro in occasione del trionfo Mundial in terra iberica e durante l’unico europeo vinto dall’Italia, nel ’68.
Ideatore del Museo del Calcio, inaugurato nel 2000, attualmente è il Presidente dell’omonima Fondazione.
Come ama dire lui stesso, il motore del successo è solo uno: la passione. Lo stesso sentimento che lo ha fatto diventare un vero punto di riferimento nel panorama calcistico nazionale.




Fabrizio Del Bimbo 

È nato il "Profumo dei Ricordi"

  Sanofi, FederAsma e Allergie Odv e Respiriamo Insieme APS, con il supporto di Aquaflor,  hanno dato vita a “Il Profumo dei Ricordi”,  la f...