lunedì 30 ottobre 2017

I volti della riforma, una mostra agli Uffizi per celebrare i 500 anni della riforma protestante

Per celebrare i cinque secoli dall'avvio della Riforma protestante di Martin Lutero che, il 31 ottobre 1517,affisse alla porta della Schlosskirche di Wittemberg le Novantacinque tesi contro la prassi della vendita delle  indulgenze e l’autorità del papa, gli Uffizi presentano, dal 31 ottobre, la mostra “I volti della Riforma. Lutero e Cranach nelle collezioni medicee”, a cura di Francesca de Luca e Giovanni Maria Fara.



L’esposizione, allestita nella Sala del Camino degli Uffizi, espone le icone della nuova Chiesa riformata: i ritratti di Martin Lutero e di Filippo Melantone, i due teologi promotori del movimento riformatore; di Lutero, già monaco agostiniano, e della moglie Caterina von Bora, monaca cistercense; dei fratelli Federico III il Saggio e Giovanni, Elettori di Sassonia e sostenitori politici della Riforma.  Ciò che accomuna tutti i dipinti è il fatto di essere usciti dalla florida bottega di Lucas Cranach il Vecchio, pittore ufficiale della nuova corrente religiosa.  A questi si affianca una copia antica di un ritratto di Lutero, il dittico di Adamo ed Eva, capolavoro di Lucas Cranach, e una Madonna col Bambino e il san Giovannino, prove della padronanza del pittore nell’interpretare temi sacri sia attinenti alla nuova spiritualità  riformata, sia a quella cattolica.
Lucas Cranach il Vecchio (Kronach 1472 – 1553 Weimar), amico personale di Lutero e pittore di corte dell’Elettore Palatino Federico III il Saggio, creò le opere da far circolare come manifesti della nuova ideologia. L’artista formulò l’iconografia ufficiale della ritrattistica dei capi del movimento, improntandola alla massima semplicità: Lutero e Melantone,  e anche della moglie del primo, Caterina von Bora, la cui effige in coppia con quella del marito attestava l’abolizione del celibato dei sacerdoti. Anche gli Elettori Palatini Federico III il Saggio e suo fratello Giovanni I il Costante furono oggetto del programma iconografico. 
Cranach nel frattempo elaborava anche incisioni di immagini, a corredo dei testi sacri riformati, che in parte pubblicò lui stesso come editore. In mostra sono esposte per la prima volta tre serie di incisioni di altissima qualità, che illustrano argomenti sacri come la Passione di Cristo, gli Apostoli, i Martirii degli Apostoli, oltre ad altre stampe singole
In mostra anche i ritratti di personalità di ambito fiorentino che furono inquisite per aver manifestato il loro interesse verso le nuove teorie religiose: Pietro Carnesecchi  di Domenico Puligo e Bartolomeo Panciatichi di Agnolo Bronzino.
Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi ricorda:  “La mostra ora alle Gallerie degli Uffizi è stata l’occasione per un’importante campagna di restauri, che ha incluso due straordinarie cornici seicentesche attribuite a Vittorio Crosten, pubblicate in catalogo. Tutte le incisioni di Cranach esposte sono state restaurate da Maurizio Boni e Luciano Mori, restauratori del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi”.
La mostra sarà visitabile fino al 7 gennaio 2018. 

Fabrizio Del Bimbo

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